San Giovanni V.no, 21/05/2012
Carissimo Presidente Vincenzo Ceccarelli,
Sono Catia Naldini, membro dell’Osservatorio sulla discarica di Podere Rota.
Mi sono permessa varie volte di inviarle la posta riguardante le problematiche concernenti la discarica di Podere Rota e
le segnalazioni di disagio dei cittadini, in modo che lei potesse farsi un’idea della situazione per venirci incontro
Le chiedo cortesemente di dedicare un po’ di tempo per leggere queste mie osservazioni e di esprimere le sue
riflessioni.
Stamani ho appreso dalla stampa della sua visita a Podere Rota ed ho proprio pensato che ci venisse incontro.
Ho poi ascoltato la sua intervista, e vorrei precisare alcune cose sulla discarica,riguardo alle sue dichiarazioni
quando lei dichiara: “Sembra ci siano stati dei disagi durante la fase di ampliamento, e che ora si
vadano attenuando” , non credo che sia un’espressione corretta.
Non è corretto dire che disagi sembrano esserci stati, perché i disagi ci sono stati effettivamente e appare
evidente “la consapevolezza del disagio, nei documenti che descrivono l’iter di approvazione dell’ampliamento.
(verbali della conferenza dei servizi, che posso anche fornirle)
non è corretto dire che i disagi si stanno attenuando perché adesso sono d’intensità maggiore.
Pensavo che i disagi odorigeni lamentati dalla popolazione residente, noti tanto al Gestore, quanto alle Autorità
competenti , meritassero anche in virtù del principio di precauzione, l’adozione di strumenti di tutela sanitaria
adeguati.
Le ricordo a rimarcare la delicatezza e l’entità dell’argomento, le considerazioni rese dall’ASL a suo tempo nella
nota n°50776 del 22.09.2009 che riportava; ” il perdurare delle emissioni odorigene nel tempo può essere causa di
disturbo e alterazione dello stato di benessere psico-fisico della popolazione interessata…”.
I disagi olfattivi per varie cause, sono stati sempre presenti e disturbanti, da quando è stato realizzato l’impianto di
compostaggio (più di tre anni fa) a ora che il conferimento dei rifiuti è sul primo modulo dell’ampliamento .
Le chiedo:
Come a stato possibile autorizzare l’ampliamento “senza valutare la situazione di disagio olfattivo
antecedente”?:
-la valutazione ambientale non è stata fatta e si sono limitati a prevedere prescrizioni integrative di altri
provvedimenti autorizzativi e a disporre campagne di rilevazione ….”per il futuro”.
Nella seduta del 30.12.2010 la Conferenza dei Servizi, prende atto dell’avvio di un programma sperimentale di
monitoraggio delle emissioni odorigene mediante la partecipazione di ARPAT. USL, CSAI e TB come pure dei
cittadini residenti e dispone l’avvio della prima campagna di rilevazione per lo 01.02.2011, “rinviando l’adozione
di ulteriori prescrizioni e/o provvedimenti agli esiti del monitoraggio”!
Ebbene, sulla scorta di tali premesse e dunque in assenza degli esiti del futuro monitoraggio, la conferenza
dei servizi HA COMUNQUE CONCLUSO IL PROCEDIMENTO CON PARERE FAVOREVOLE DI COMPATIBILITA’
AMBIENTALE!
Le chiedo:
– la procedura di Via ha risposto alle finalità previste dalla legge?
-Non le sembra che si siano limitati solo una mera applicazione formale di norme che dovrebbero operare in
chiave preventiva a tutela della salute e dell’ambiente? .
IL MONITORAGGIO NON POTEVA AVERE ALTRA UTILITÀ SE NON QUELLA DI ATTESTARE LA
PRESENZA DI UN IMPATTO ORMAI IRREVERSIBILMENTE PRODOTTO, FRUSTRANDO COSÌ’ LE FINALITÀ DI
TUTELA PREVENTIVA PERSEGUITE DALLA PROCEDURA DI VIA.
-benché la prima fase del monitoraggio che si è svolta tra marzo e giugno 2011 si sia conclusa, gli esiti non sono mai
stati resi noti, (forse non ancora elaborati i dati).,nonostante le numerose richieste rivolte agli Enti ufficiali da parte
dell’Osservatorio, del Comitato Le vittime di Podere Rota, dei cittadini, , ( se vuole le mando copia anche di queste)
e c’è di più :
-la seconda fase della campagna di monitoraggio, prevista a settembre 2011 non é stata ancora attivata!
“pertanto i profili relativi alle lamentate emissioni odorigene non risultano esaminati nè in via preventiva (VIA) nè in via
successiva, essendo vuoti di senso e di portata, prima la procedura di VIA e poi la prevista campagna di monitoraggio.”
I fatti non lasciano dubbi circa l’origine delle immissioni odorigene e gli effetti di molestia subiti da noi cittadini, essendo
costanti nel tempo e plurime le segnalazioni di odori sgradevoli riportati dalle note della ASL, della polizia municipale dai
verbali di sopralluogo di ARPAT, dai membri dell’osservatorio, dal corpo forestale, …
Le chiedo ora
su quali basi lei dice: ” sembra ci siano stati dei disagi durante la fase di ampliamento, e che ora si vadano
attenuando…”?
Lei, è al corrente degli esiti del monitoraggio? Sa perché è stato interrotto?”
2) lei dice “la Provincia si è incontrata con i tecnici per suggerire ulteriori modifiche e
prescrivere ulteriori accorgimenti per mitigare ulteriormente il disagio ”
Le chiedo:
Tutto questo, non le dà la consapevolezza che il disagio esiste e che le prescrizioni della VIA non hanno
mitigato il problema.?
3) lei dice che di podere Rota :”si tratta di un impianto importante..”.
Le chiedo:
Lei ha stima di quanto impatta sul Territorio?
Non le sembra che l’impianto sia importante principalmente e propriamente per l’impatto importante che
ha sul territorio?
Non dimentichiamo
-la svalutazione degli immobili e delle attività che ricadono sulla zona.
-il flusso dei mezzi pesanti ,
-il proliferare di mosche e moscerini, la presenza di flotte di gabbiani
-il superamento dei limiti delle CSC delle falde acquifere.!
Le chiedo:
Lei sa che, nonostante la piena consapevolezza, da parte del gestore e degli Enti, del superamento di
numerose CSC, (testimoniate dai verbali arpat e della relazione del tecnico di parte professor Beretta) sia
nella falda collinare, che in quella di fondovalle , non si è pensato minimamente di procedere alla bonifica
del sito contaminato?
Lo sa , che LA BONIFICA è stata del tutto pretermessa?
La bonifica avrebbe potuto rallentare o bloccare l’imminente realizzazione dell’ampliamento della
discarica?.
Non vorrei annoiarla ,ma avrei da dirle ancora tante cose, comprovate da tanti dati, (che se le interessano sarei felice di
fornire ),
Mi rammarica trovare la conferma nelle sue affermazioni che “fino ad ora il Valdarno si è fatto carico dello
smaltimento dei rifiuti del territorio” , e poi nello stesso apprendere ancora dalle sue affermazioni che
realizzerete una nuova discarica proprio nel valdarno, che “fino ad ora il Valdarno si è fatto carico dello smaltimento
dei rifiuti del territorio
lei dove abita? Non pensa che gli abitanti che vivono il disagio delle discariche da decine di anni abbiano il
diritto ad una pausa nella loro vita? o di potersene andare da questo territorio?
Nei vostri piani cosa è previsto per compensare ( brutta parola)il disagio subito dalle popolazioni che
vivono le discariche? Mi sa dire lei qualche opera fatta a beneficio della popolazione che subisce i disagi
della discarica
Lei è al corrente che un’ampia zona intorno a Podere Rota non è servita dal servizio idrico? lo sa che molti
pozzi sono inquinati?
. Mi sa dire i quale opera fè stata fatta a beneficio della popolazione che subisce i disagi della discarica?
4) quando dice ” il nostro obiettivo e il nostro ruolo sarà puntuale affinchè tutti i territori possono vivere
di un’autosufficienza il trattamento dei rifiuti affinchè non siano sempre gli stessi a doversene far carico
come sta succedendo adesso qui nel Valdarno!
Il vostro Obiettivo sarà puntuale anche nella costruzione di le Borra?
Lo sa che il territorio del Valdarnio “ gode” nell’arco di pochi km della presenza ben 4 discariche
costruite nell’arco di 25 anni, sempre ma una per volta?
di chi è il ruolo, di protegge il nostro territorio diventato terra di discariche.?”,di chiquello d la tutela dei
CITTADINI DEL VALDARNO
Lei parla di autonomia del territorio ma NEL PIANO interprovinciale di gestione rifiuti questa non c’è,
AVETE PREVISTO UN INCENERITORE (costruito per giunta sul bacino di espansione di un fiume) LE CUI
CENERI DOVREBBERO ANDARE A PODRE ROTA. ( altro territorio di diversa competenza e provincia)?
Siamo così amareggiati e sconfortati che spesso siamo portati a pensare male, ma me lo dica lei :
pensiamo male ,quando siamo convinti che chi ci doveva proteggere e tutelare ha guardato in primis
di portare avanti i piani programmati, senza fermarsi neanche di fronte a tante denunce e emergenze
ambientali?.
Cosa vi aspettate da noi, i cittadini del valdarno? Comprensione gratitudine? Dal vostro approccio non
si evince: ci saltate direttamente a piè pari, parlate del Valdarno del territorio… non rammentate mai i
cittadini.. siamo tanti e abbiamo tutti un volto e una storia
Lo sa che molti politici sono andati in visita alla discarica ma solo pochi sono venuti a visitare le nostre
abitazioni, i nostri terreni a visitare NOI CITTADINI, a incontrarci nella sede del comitato, o chiedere
chiarimenti ai rappresentanti dei cittadini nell’Osservatorio che si è costituito per la discarica di Podere
Rota?
Perché? perché NON CI CHIEDETE SE STIAMO MEGLIO O PEGGIO, SE ABBIAMO BISOGNO DI QUALCOSA,
O SEMPLICEMENTE SE VOGLIAMO SCAPPARE DA QUESTO POSTO?
Perché non venite a toccare con mano e a vivere il disagio anche solo per un giorno?
Perché non rispondete ai nostri appelli? non credete alla nostra situazione? Non credete alle nostre
denunce ?
Se Voi non credete in Noi, NOI come facciamo ad aver fiducia in VOI?
Pregandola sentitamente di rispondere a queste mie riflessioni
La saluto cordialmente
Catia Naldini